CITTA’ DEL VATICANO - "Documenti confermano che la Resistenza tedesca antinazista chiese a Pio XII di non intervenire direttamente contro Hitler". Lo scrive l'Osservatore Romano. "Nel dibattito in corso sull'operato di Papa Pacelli - per il giornale vaticano - e' utile riconsiderare una testimonianza riguardante piu' in generale la politica vaticana verso Hitler e i suoi rapporti con l'opposizione anti-nazista in Germania". In proposito, l'articolo a firma di Roberto Pertici, docente di storia contemporanea a Bergamo, cita la testimonianza dell'avvocato bavarese Josef Mueller (1898-1979), esponente del cattolicesimo politico tedesco durante la repubblica di Weimar e dopo la seconda guerra mondiale tra i fondatori della Csu, da cui emerge che "sarebbero state una serie di specifiche richieste provenienti dalla Germania ad avere svolto un ruolo non secondario nel piu' generale atteggiamento di Pio xii di quei tragici anni". "Si potra' discutere - scrive Pertici citando Maritain - se abbia avuto torto o ragione a seguire questi pareri ed eventualmente allargare il discorso anche ai limiti politico-culturali che segnarono l'opposizione aristocratico-militare (che tuttavia pago' spesso con una morte eroica la sua scelta anti-nazista), ma nel quadro complesso di cui prima si ragionava, bisogna far posto anche a quei suggerimenti". Ma, comunque la si pensi, resta un fatto di particolare rilievo "la precocita' della testimonianza, proprio a ridosso dei fatti, quando le critiche a Pio XII non andavano oltre qualche mormorio diplomatico e, invece, era generalmente riconosciuto e lodato il ruolo umanitario svolto dal Vaticano durante la guerra". "Lo storico ipercritico potrebbe - conclude l'articolo - liquidare tutto, sostenendo che il cattolico Mueller altro non voleva che coprire il Papa di fronte a quelle prime riserve. Ma l'ipercritica rischia troppo spesso di fare piazza pulita di ogni testimonianza, se non di quelle che le convengono".
fonte:Petrus.it