"nella misura in cui tenderemo alla santità dovremo soffrire: soffrire per la vanità degli altri, soffrire perché un certo amor proprio negli altri non sopporterà la nostra bontà e cercherà di interpretarla male, perché altrimenti è un'accusa per loro. I Vescovi così andranno contro i preti quando sono più buoni di loro, è evidente!
Vedete, qui a Napoli, DON RUOTOLO, quello che ha dovuto soffrire dalla curia di Napoli? È inevitabile!
Solo la santità accetta la santità, perché la santità è un'accusa e una condanna per tutti, e per questo è evidente che gli altri si difendono; e si difendono cercando di emarginarti, di fare in modo che tu non abbia nessun potere su di loro, perché è un disastro averci un santo a capo! A chi non è santo fa più paura un santo che un cattivo soggetto, perché con un cattivo soggetto si viene a dei compromessi, si cerca di trovarsi d'accordo: in modo da comporre l'egoismo dell'uno con l'egoismo dell'altro, la vanità dell'uno con la vanità dell'altro, ma con un santo no"
Vedete, qui a Napoli, DON RUOTOLO, quello che ha dovuto soffrire dalla curia di Napoli? È inevitabile!
Solo la santità accetta la santità, perché la santità è un'accusa e una condanna per tutti, e per questo è evidente che gli altri si difendono; e si difendono cercando di emarginarti, di fare in modo che tu non abbia nessun potere su di loro, perché è un disastro averci un santo a capo! A chi non è santo fa più paura un santo che un cattivo soggetto, perché con un cattivo soggetto si viene a dei compromessi, si cerca di trovarsi d'accordo: in modo da comporre l'egoismo dell'uno con l'egoismo dell'altro, la vanità dell'uno con la vanità dell'altro, ma con un santo no"
Don Divo Barsotti, Napoli 1977