La discesa di Dio fin negli abissi del nulla ("spogliò se stesso") e poi l'ascesa nel Cristo di tutta la creazione fino alla gloria del Padre celeste. La trascendenza infinita di Dio è stata violata, perché nell'abisso infinito di Dio è asceso anche l'uomo e l'uomo vive alla destra del Padre: Cristo Gesù, ma Cristo Gesù che si è fatto uno con tutti noi nella sua morte.
Sabato SantoPrima meditazione
La vita intima di Maria Santissima dopo la Morte e dopo la Resurrezione di Gesù
L'altro anno nella meditazione delle 11 del Sabato Santo si parlò della condizione propria del cristiano che sembra continuare - almeno in gran parte - la condizione propria dei discepoli dopo la morte e sepoltura di Gesù: il silenzio di Dio, l'apparente assenza di Dio. Quest'anno vorrei meditare con voi non tanto la nostra condizione in questo silenzio del Signore, ma la reazione di Maria Santissima a questo silenzio, a questo mistero dell'apparente morte di Dio (morto è Gesù ed è morto nella sua natura umana, ma non certamente Dio).Ieri la Bona nella penultima stazione della "Via Crucis" ci fece meditare sulla passione di Maria ai piedi della Croce e poi nella deposizione. Ci diceva come questa sua sofferenza era tutta illuminata dalla Fede, perciò la sofferenza fu terribile, sì, ma pur tuttavia non tragica; uno strazio certamente grandissimo e tuttavia vissuto in una certa pace, perché mentre in tutti i discepoli tranne forse in San Giovanni, è venuta meno la Fede durante la Passione del Cristo, in Maria Santissima la Fede è rimasta. In Lei, che era senza peccato, non venne mai meno né le Fede, né la Speranza, né la Carità.E ora, una volta che Gesù è sepolto, come vive Maria? Quale è stata la sua esperienza di donna, di madre, di cristiana? perché anche Maria Santissima è cristiana, appartiene all'economia cristiana. Quale è stata, dicevo, come donna e come madre? Certo Ella ha dovuto sentire il vuoto, il senso di solitudine. Sul piano psicologico è inevitabile. LEGGERE...
Sabato SantoPrima meditazione
La vita intima di Maria Santissima dopo la Morte e dopo la Resurrezione di Gesù
L'altro anno nella meditazione delle 11 del Sabato Santo si parlò della condizione propria del cristiano che sembra continuare - almeno in gran parte - la condizione propria dei discepoli dopo la morte e sepoltura di Gesù: il silenzio di Dio, l'apparente assenza di Dio. Quest'anno vorrei meditare con voi non tanto la nostra condizione in questo silenzio del Signore, ma la reazione di Maria Santissima a questo silenzio, a questo mistero dell'apparente morte di Dio (morto è Gesù ed è morto nella sua natura umana, ma non certamente Dio).Ieri la Bona nella penultima stazione della "Via Crucis" ci fece meditare sulla passione di Maria ai piedi della Croce e poi nella deposizione. Ci diceva come questa sua sofferenza era tutta illuminata dalla Fede, perciò la sofferenza fu terribile, sì, ma pur tuttavia non tragica; uno strazio certamente grandissimo e tuttavia vissuto in una certa pace, perché mentre in tutti i discepoli tranne forse in San Giovanni, è venuta meno la Fede durante la Passione del Cristo, in Maria Santissima la Fede è rimasta. In Lei, che era senza peccato, non venne mai meno né le Fede, né la Speranza, né la Carità.E ora, una volta che Gesù è sepolto, come vive Maria? Quale è stata la sua esperienza di donna, di madre, di cristiana? perché anche Maria Santissima è cristiana, appartiene all'economia cristiana. Quale è stata, dicevo, come donna e come madre? Certo Ella ha dovuto sentire il vuoto, il senso di solitudine. Sul piano psicologico è inevitabile. LEGGERE...