quinta-feira, 31 de outubro de 2019

La tua povertà è vivere nell'atto che vivi, la Presenza pura di Dio che è l'Eternità» (Divo Barsotti).

Un grande autore spirituale del nostro tempo ha così descritto il senso vero di povertà: «Finché l'uomo non svuota il suo cuore, Dio non può riempirlo di sé. Non appena e nella misura che di tutto vuoti il tuo cuore, il Signore lo riempie. La povertà è il vuoto non solo per quanto riguarda il futuro, ma anche per quanto riguarda il passato. Nessun rimpianto o ricordo, nessuna ansia o desiderio. Dio non è nel passato, Dio non è nel futuro: Egli è la presenza! Lascia a Dio il tuo passato, lascia a Dio il tuo futuro. La tua povertà è vivere nell'atto che vivi, la Presenza pura di Dio che è l'Eternità» (Divo Barsotti).


Carissimi fratelli e sorelle, un grande uomo di Dio, don Divo Barsotti, scrisse: “Nella vita spirituale cristiana i santi sono i fratelli maggiori che ci portano per mano, sono gli amici che ci accompagnano nel cammino. Non ci manca mai il loro amore. Conoscono le nostre debolezze, non si scandalizzano di noi, non si stancano, sono sempre pronti ad aiutarci, ci confortano, ci danno fiducia. Se li conosceremo, non potremo più dimenticarli”.

"Su ventiquattro ore quanto tempo stai alla presenza di Dio? Si parla di Dio come concetto, ma come si vive realmente alla presenza di Dio? Il problema è tutto qui. Infatti che cosa è la vita del cielo? In cielo non hai altro da fare che stare alla presenza di Dio e vivi questo tuo nulla e l'essere infinito di Dio. Per stare in Paradiso non dobbiamo fare altro che vivere nella Presenza. Ed è quello che dobbiamo vivere quaggiù" (don Divo Barsotti) source

Scriveva Don Divo Barsotti: Dio ti fa un grande onore non quando ti dà qualcosa, ma quando ti chiede qualcosa.

La Vita della Chiesa è la Vita di Cristo” Don Divo Barsotti


-La Vita della Chiesa è la Vita di Cristo-
Può sembrare che quello che ho detto sia molto semplice, molto facile, ma è grande: la vita della Chiesa è la vita stessa di Gesù; la Chiesa non vive che la sua vita, non vive che quello che Cristo ha vissuto.
La vita di Gesù si inizia nella tentazione del deserto e termina con la morte di croce: la vita della Chiesa si inizia con le persecuzioni di Roma e termina con la lotta furibonda di tutta quanta la creazione che è a servizio del maligno per opprimerla e soffocarla. Nella prima persecuzione la Chiesa vive nel deserto; al termine invece, conoscerà anche lei l’agonia dal Gethsemani, l’abbandono e la croce.
Ma sarà proprio l’atto della sua morte che la farà risorgere; sembrerà essa morire e invece, nella sua morte, si compirà l’atto di una glorificazione finale e definitiva, nella gloria del Cristo; perché essa non è che il suo medesimo Corpo.
(Don Divo Barsotti, Meditazioni sull’Apocalisse, pag. 251)

Scrive don Divo Barsotti: «La preghiera è possibile perché è Dio che ha preso l'iniziativa. Dunque, è Lui che prega. La nostra preghiera presuppone Lui. Non potremmo parlare a Dio senza che prima Lui parli a noi, e la nostra preghiera tanto più è vera quanto più noi sentiamo che è Lui il primo che parla, il primo che entra nella nostra vita, e ci dà speranza, ci viene in soccorso, ci conosce e ci ama. È la fede che ci dà la possibilità della preghiera».