S. Alfonso
Maria de Liguori Affetti al sacro Cuore di Gesù IntraText CT - Lettura del testo |
- Sul Cuore di Giesù
Sul Cuore di Giesù
1. Disse
Giesù a S. Caterina da Siena, che dopo la morte egli volle ricevere la ferita
della lancia nel cuore, acciocché l'uomo comprendesse, ch'egli l'amava più di
quello, che l'aveva dimostrato colle pene esterne; mentre le pene di Sua
Passione erano state finite, ma l'amore Suo era infinito. Onde le facea vedere
quel Suo Cuore ferito per farle intendere, ch'egli l'amava più di quello, che
intender Ella potesse dalle pene sofferte.
2. Essendosi communicata un
giorno la V. Maria Vola Monaca Cisterciense parvele, che Giesù le prese il cuore
e ponendolo nel Suo Costato lo strinse talmente col Suo Cuore Divino che di due
se ne fece un solo, acciocché gli affetti desideri ecc d'allora innanzi fussero
l'istessi. Un'altra volta parvele che Giesù l'invitasse ad entrare nel Suo
Costato aperto con dirle: Esci sposa
diletta da ogni terreno affetto: Entra qui e riponi l'anima tua sopra il mio
cuore. E subito intese estinguersi ogni amor proprio, e accendersi
dell'istesso amore, di cui ardeva il Suo Giesù, e sfavillava nel petto di lei.
In modo che pareala poi, che ogni Altare dove stava Giesù Sacramentato, ardesse
come fornace. March: 8a: Qu. 23. 24. 7bre.
3. Santa
Francesca Romana dopo aversi communicata vide su di un prezioso Tabernacolo un
candidissimo Agnello, a cui facean riverenze e lodi due schiere di bianchi
agnellini: Vide che usciva una limpidissima fonte dal suo aperto Costato, in cui
compariva come un Sole il suo Divino Cuore, il quale replicava quelle parole
spesso: Chi ha sete venga a me: chi ha
sete venga a me. Boss. Merc. T. 1 n. 13.