- PRIMA PARTE -
Per un "nuovo"
movimento liturgico
Il 4 dicembre 1963, a
conclusione della terza sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965),
Papa Paolo VI (1963-1978) promulgava la Costituzione sulla sacra liturgia
Sacrosanctum Concilium. La riforma dei riti e dei libri liturgici della Chiesa
cattolica, intrapresa quasi immediatamente dopo tale promulgazione, è stata
giustamente definita "la più grande riforma liturgica nella storia del
cristianesimo" (1).
A quasi quarant'anni da
quell'evento la liturgia continua a essere un tema d'attualità, come mostrano
sia il discreto numero di edizioni e di traduzioni raggiunto dall'Introduzione
allo spirito della liturgia (2), del card. Joseph Ratzinger, prefetto della
Congregazione per la Dottrina della Fede, sia le discussioni, non sempre pacate,
che ne hanno tratto origine.
Nel solco della migliore teologia il testo vuol
essere non un'arida speculazione, ma un'"elevazione" sul tema "liturgia",
un'autentica introduzione spirituale alla vita liturgica. Il titolo si ricollega
- con maggior evidenza nell'originale tedesco, che è Der Geist der Liturgie.
Eine Einführung, "Lo spirito della liturgia. Un'introduzione" - a un'opera
famosa, Lo spirito della liturgia, di Romano Guardini (1885-1968) (3), che in
Germania - e non solo in quell'area culturale - è stata all'origine del
movimento liturgico del secolo XX. L'obiettivo è apertamente dichiarato nella
Premessa (pp. 5-6): "Se questo libro riuscisse a sua volta a essere di stimolo a
qualcosa come un "movimento liturgico", un movimento verso la liturgia e verso
una sua corretta celebrazione, esteriore ed interiore, l'intenzione che mi ha
spinto a tale lavoro sarebbe pienamente realizzata" (p. 6).LEGGERE...