sexta-feira, 29 de setembro de 2017

don Divo Barsotti, che ha pubblicato il suo diario spirituale con il titolo La fuga immobile, scrisse a proposito di padre Romano: C'è tanta necessità che gli uomini siano richiamati a una vita che renda testimonianza del primato di Dio!

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Padre Romano Bottegal presto Venerabile Comunicazione della Postulazione ocso I l 29 gennaio 2013 il Congresso dei consultori teologi ha espresso all'unanimità (cosa abbastanza rara!) il voto positivo sull'esercizio delle virtù eroiche vissute dal Servo di Dio padre Romano Bottegal. I nove voti, molto articolati, sono riportati in una relazione di 172 pagine, da cui stralciamo alcune frasi delle osservazioni conclusive: 1° voto - In scienza e coscienza, posso affermare, con certezza morale e per quanto posso e mi compete, l'assenza di dubbi circa l'esercizio eroico delle virtù cristiane - teologali, cardinali e ad esse connesse - e circa la fama di santità del Servo di Dio padre Romano Bottegal, sacerdote professo dell'Ordine Cistercense della Stretta Osservanza. Pertanto al quesito postomi, se consti l'esistenza dell'eroicità delle virtù teologali, morali e annesse e l'esistenza della fama sanctitatis et signorum, rispondo affirmative. 2° voto - Confesso che il primo approccio alla vita del Servo di Dio Romano Bottegal (1921-1978) non è stato facile: sacerdote, monaco, eremita… Le svolte brusche della sua vita si sono via via rivelate tappe sofferte di una ricerca incessante dell'Essenziale e dell'Assoluto: tappe di un sì incondizionato a Dio. Il Servo di Dio è stato un ricercatore instancabile di Dio e della comunione con lui nel silenzio e nella contemplazione. Radicandosi nella grande tradizione monastica, ha scelto l'eremo, attraverso un percorso reso più difficile dalle tensioni presenti nella vita religiosa del tempo. Ha realizzato il suo progetto in un paese, il Libano, segnato da forti conflitti, anche religiosi: si è posto così come testimone dell'esigenza di dialogo e di incontro, indispensabile per ogni vero credente. Riproporre il suo esempio mi sembra opportuno: costituisce uno stimolo e un incoraggiamento non solo per coloro che scelgono la vita monastica, ma per tutta la comunità cristiana. Carisma 5.1 108 3° voto - Un uomo spirituale esperto di "fughe" come don Divo Barsotti, che ha pubblicato il suo diario spirituale con il titolo La fuga immobile, scrisse a proposito di padre Romano: C'è tanta necessità che gli uomini siano richiamati a una vita che renda testimonianza del primato di Dio! Fra Romano è un'anima che ha teso a Dio senza deviazioni, senza ritardi. Il suo cammino, compiuto nella solennità del silenzio e nella semplicità di un amore esclusivo è insegnamento incomparabile per tutti. Lo studio di questa Causa mi ha davvero conquistato. E perciò ben volentieri rispondo positivamente e anche più che positivamente al dubbio proposto. 4° voto - La vita spirituale di spessore del Servo di Dio - che assomiglia molto a quella di san Charbel Makhlouf o del Beato Charles de Foucauld - merita certamente di essere diffusa e proposta agli uomini e donne del nostro tempo, segnati dalla "desertificazione spirituale" secondo l'espressione di Benedetto XVI. 5° voto - Il Servo di Dio rispose con generosità e perseveranza alla vocazione sacerdotale, monastica ed eremitica con un crescendo talmente luminoso che impressionò anche i musulmani, che lo ritennero una benedizione per loro. Il suo esempio eroico, certamente difficile da imitare, mostra tuttavia la direzione certa e sicura di un cammino spirituale per il nostro tempo, secondo quella purezza antica che i santi fanno risplendere ancora. 6° voto - Dalle deposizioni dei testimoni e dalla documentazione risulta chiaro che siamo di fronte a un ottimo pedagogo ed educatore dei novizi, ad un monaco ed eremita virtuoso, che si distinse per lo spiccato spirito di preghiera e di sacrificio, austerità e povertà evangelica, atteggiamento ecumenico e rispetto verso altre confessioni. A mio avviso, si può proporre la figura di p. Romano Bottegal come modello di fedeltà a Dio e alla consacrazione religiosa nella vita contemplativa ed eremitica. 7° voto - La scelta radicale del Servo di Dio nel silenzio e nell'allontanamento dal mondo per trovare l'incontro con Dio totalizzante, è da ritenere un efficace e coinvolgente modello che si propone non solo ai contemplativi e a quanti hanno scelto una vita di consacrazione, ma che stimola ogni cristiano in un momento storico di questa nostra società umana dedita al superfluo e allo stordimento globale. L'allora Cardinale Joseph Ratzinger disse a Subiaco per la consegna del "Premio San Benedetto": Abbiamo bisogno di uomini come Benedetto da Norcia il quale, in un tempo di dissipazione e di decadenza, si sprofondò nella solitudine più estrema... . Il nostro Servo di Dio non tornò agli uomini come san Benedetto - come proseguiva il Cardinale -, ma si sprofondò 109 per sempre nella solitudine seguendo una delle vie che san Benedetto traccia per i veri monaci, e lì si lasciò amare da Dio: incorporato a Cristo, mediante lo Spirito, rispose all'Amore con l'amore. Pertanto, tenendo presente che le prove raccolte nella Positio super virtutibus dimostrano che il Servo di Dio raggiunse il grado eroico nella pratica di tutte le virtù cristiane, e per tutte le ragioni oggettive presentate, e convinto che sia efficace ed utile presentare a tutta la Comunità dei credenti la figura di questo Servo di Dio, ritengo di dover rispondere al quesito "se consta l'eroicità delle virtù e la fama di santità": affirmative. 8° voto - La figura del padre Romano Bottegal, trappista e poi eremita, di rito latino ed infine orientale, è profetica, in quanto indica in primo luogo che non vi è differenza di rito e di culture nel dare l'unica lode a Dio; egli poi è stato espressione di una particolare vocazione, quella eremitica, che nel nuovo CJC ha trovato riconoscimento e norma di manifestazione. 9° voto - Alla base di tutta la vita del Servo di Dio troviamo il considerarsi "minimo" dinanzi a Dio, pur cosciente del dono eccezionale dell'innocenza battesimale. Da qui un senso di forte unità che rappresenta la costante del suo vivere. Proprio per tal senso di piccolezza si comprende il motivo per cui proprio presso il suo eremo il Servo di Dio fa avvicinare ed accoglie, oltre ai poveri, i bambini: una reale conformazione con Gesù accogliente e benedicente i bambini (cf. Mt 19,13-15). Figura affascinante e ricchissima interiormente, tale è padre Bottegal al quale va riconosciuta una grande coerenza di vita: missionarietà ed ecumenismo vengono a costituire un unicum nella vicenda umana e spirituale del Servo di Dio. Abbazia di Tre Fontane