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Padre Romano Bottegal presto Venerabile
Comunicazione della Postulazione ocso
I
l 29 gennaio 2013 il Congresso dei consultori
teologi ha espresso all'unanimità
(cosa abbastanza rara!) il voto positivo sull'esercizio
delle virtù eroiche vissute dal Servo
di Dio padre Romano Bottegal. I nove voti,
molto articolati, sono riportati in una relazione
di 172 pagine, da cui stralciamo alcune
frasi delle osservazioni conclusive:
1° voto - In scienza e coscienza, posso
affermare, con certezza morale e per quanto
posso e mi compete, l'assenza di dubbi
circa l'esercizio eroico delle virtù cristiane
- teologali, cardinali e ad esse connesse - e
circa la fama di santità del Servo di Dio padre
Romano Bottegal, sacerdote professo dell'Ordine Cistercense della Stretta
Osservanza. Pertanto al quesito postomi, se consti l'esistenza dell'eroicità
delle virtù teologali, morali e annesse e l'esistenza della fama sanctitatis et
signorum, rispondo affirmative.
2° voto - Confesso che il primo approccio alla vita del Servo di Dio Romano
Bottegal (1921-1978) non è stato facile: sacerdote, monaco, eremita… Le svolte
brusche della sua vita si sono via via rivelate tappe sofferte di una ricerca incessante
dell'Essenziale e dell'Assoluto: tappe di un sì incondizionato a Dio. Il
Servo di Dio è stato un ricercatore instancabile di Dio e della comunione con
lui nel silenzio e nella contemplazione. Radicandosi nella grande tradizione
monastica, ha scelto l'eremo, attraverso un percorso reso più difficile dalle
tensioni presenti nella vita religiosa del tempo. Ha realizzato il suo progetto
in un paese, il Libano, segnato da forti conflitti, anche religiosi: si è posto così
come testimone dell'esigenza di dialogo e di incontro, indispensabile per ogni
vero credente. Riproporre il suo esempio mi sembra opportuno: costituisce
uno stimolo e un incoraggiamento non solo per coloro che scelgono la vita
monastica, ma per tutta la comunità cristiana.
Carisma 5.1
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3° voto - Un uomo spirituale esperto di "fughe" come don Divo Barsotti,
che ha pubblicato il suo diario spirituale con il titolo La fuga immobile, scrisse a
proposito di padre Romano: C'è tanta necessità che gli uomini siano richiamati
a una vita che renda testimonianza del primato di Dio! Fra Romano è un'anima
che ha teso a Dio senza deviazioni, senza ritardi. Il suo cammino, compiuto nella
solennità del silenzio e nella semplicità di un amore esclusivo è insegnamento
incomparabile per tutti. Lo studio di questa Causa mi ha davvero conquistato.
E perciò ben volentieri rispondo positivamente e anche più che positivamente
al dubbio proposto.
4° voto - La vita spirituale di spessore del Servo di Dio - che assomiglia
molto a quella di san Charbel Makhlouf o del Beato Charles de Foucauld -
merita certamente di essere diffusa e proposta agli uomini e donne del nostro
tempo, segnati dalla "desertificazione spirituale" secondo l'espressione di Benedetto
XVI.
5° voto - Il Servo di Dio rispose con generosità e perseveranza alla vocazione
sacerdotale, monastica ed eremitica con un crescendo talmente luminoso
che impressionò anche i musulmani, che lo ritennero una benedizione per
loro. Il suo esempio eroico, certamente difficile da imitare, mostra tuttavia la
direzione certa e sicura di un cammino spirituale per il nostro tempo, secondo
quella purezza antica che i santi fanno risplendere ancora.
6° voto - Dalle deposizioni dei testimoni e dalla documentazione risulta
chiaro che siamo di fronte a un ottimo pedagogo ed educatore dei novizi, ad
un monaco ed eremita virtuoso, che si distinse per lo spiccato spirito di preghiera
e di sacrificio, austerità e povertà evangelica, atteggiamento ecumenico
e rispetto verso altre confessioni. A mio avviso, si può proporre la figura di p.
Romano Bottegal come modello di fedeltà a Dio e alla consacrazione religiosa
nella vita contemplativa ed eremitica.
7° voto - La scelta radicale del Servo di Dio nel silenzio e nell'allontanamento
dal mondo per trovare l'incontro con Dio totalizzante, è da ritenere
un efficace e coinvolgente modello che si propone non solo ai contemplativi e
a quanti hanno scelto una vita di consacrazione, ma che stimola ogni cristiano
in un momento storico di questa nostra società umana dedita al superfluo e
allo stordimento globale. L'allora Cardinale Joseph Ratzinger disse a Subiaco
per la consegna del "Premio San Benedetto": Abbiamo bisogno di uomini come
Benedetto da Norcia il quale, in un tempo di dissipazione e di decadenza, si sprofondò
nella solitudine più estrema... . Il nostro Servo di Dio non tornò agli uomini
come san Benedetto - come proseguiva il Cardinale -, ma si sprofondò
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per sempre nella solitudine seguendo una delle vie che san Benedetto traccia
per i veri monaci, e lì si lasciò amare da Dio: incorporato a Cristo, mediante
lo Spirito, rispose all'Amore con l'amore. Pertanto, tenendo presente che le
prove raccolte nella Positio super virtutibus dimostrano che il Servo di Dio
raggiunse il grado eroico nella pratica di tutte le virtù cristiane, e per tutte
le ragioni oggettive presentate, e convinto che sia efficace ed utile presentare
a tutta la Comunità dei credenti la figura di questo Servo di Dio, ritengo di
dover rispondere al quesito "se consta l'eroicità delle virtù e la fama di santità":
affirmative.
8° voto - La figura del padre Romano Bottegal, trappista e poi eremita, di
rito latino ed infine orientale, è profetica, in quanto indica in primo luogo che
non vi è differenza di rito e di culture nel dare l'unica lode a Dio; egli poi è stato
espressione di una particolare vocazione, quella eremitica, che nel nuovo CJC
ha trovato riconoscimento e norma di manifestazione.
9° voto - Alla base di tutta la vita del Servo di Dio troviamo il considerarsi
"minimo" dinanzi a Dio, pur cosciente del dono eccezionale dell'innocenza
battesimale. Da qui un senso di forte unità che rappresenta la costante del suo
vivere. Proprio per tal senso di piccolezza si comprende il motivo per cui proprio
presso il suo eremo il Servo di Dio fa avvicinare ed accoglie, oltre ai poveri,
i bambini: una reale conformazione
con Gesù accogliente e benedicente
i bambini (cf. Mt 19,13-15).
Figura affascinante e ricchissima
interiormente, tale è padre Bottegal
al quale va riconosciuta una
grande coerenza di vita: missionarietà
ed ecumenismo vengono a
costituire un unicum nella vicenda
umana e spirituale del Servo di
Dio.
Abbazia di Tre Fontane
- E senti o espírito inundado por um mistério de luz que é Deus e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora! - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu! (escreve a irmã Lúcia a 3 de janeiro de 1944, em "O Meu Caminho," I, p. 158 – 160 – Carmelo de Coimbra)