di Fabio Filidei
Un pubblico numeroso ha seguito con grande interesse
la conferenza del Card. Carlo Caffarra, arcivescovo di
Bologna, dal titolo “La Santità del laico: Concilio
ecumenico Vaticano II e don Barsotti”, che si è svolta
domenica scorsa a palazzo Grifoni a San Miniato. Si è
trattato di un momento di alto livello culturale, che è
rientrato nella manifestazione “Divo Barsotti. Un mistico
del Novecento”.
L’incontro è stato introdotto e moderato da don Andrea
Bellandi, preside della Facoltà teologica dell’Italia
Centrale, il quale ha presentato il tema della
conferenza, sottolineando lo spessore spirituale della
figura di don Barsotti.
Il moderatore ha dato poi la parola al nostro vescovo, il
quale si è detto felice di ospitare a San Miniato il Card.
Caffarra. Allo stesso tempo, si è detto felice per la
realizzazione della mostra/evento dedicata a don Divo
Barsotti proprio a San Miniato, nel luogo in cui don Divo
si è formato, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale, e,
per qualche tempo, ha insegnato. “Questi giorni”, ha
detto Mons. Tardelli, “sono stati intensi, belli e
significativi”. Ricordando in particolare la Santa Messa
concelebrata dai vescovi toscani in Cattedrale lo scorso
6 febbraio, il vescovo ha dipinto don Barsotti come un autentico testimone del Vangelo.
Le parole del vescovo sono state seguite da un sentito intervento di padre Serafino Tognetti, superiore
della Comunità dei figli di Dio, la comunità fondata proprio dal mistico di Palaia. Nel suo intervento padre
Serafino ha detto, da un lato, di ritenersi “un privilegiato per aver vissuto 22 anni o don Barsotti”;
dall’altro, ha ricordato le frequenti visite che il Card. Caffarra ha fatto a don Divo a suo eremo a
Settignano, definendolo come un figlio per il “padre” don Divo.
Dopo questi saluti ha preso la parola il card. Carlo Caffarra. “Quando”, ha esordito il cardinale, “lo scorso
agosto il vostro vescovo mi ha chiamato chiedendomi di fare un intervento per ricordare don Divo
Barsotti, la mia risposta è stata subito affermativa”. Parole che esprimono il profondo legame che unisce
il card. Caffarra a don Divo. Non a caso, nel corso di un’intervista concessa al corriere della sera, ha
messo don Barsotti tra le persone più determinanti della sua vita, insieme a Giovanni Paolo II e a don
Giussani. leggere...
- E senti o espírito inundado por um mistério de luz que é Deus e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora! - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu! (escreve a irmã Lúcia a 3 de janeiro de 1944, em "O Meu Caminho," I, p. 158 – 160 – Carmelo de Coimbra)