segunda-feira, 18 de setembro de 2017

Don Divo Barsotti. La conversione, condizione necessaria di vita cristiana



Meditazione



Il Signore ci ha detto stamane una grande parola: "convertitevi, perché il Regno dei Cieli è vicino". Noi dobbiamo cercare di comprendere queste parole del Signore perché sono parole di esortazione, sono parole che implicano da parte del Signore anche una volontà che s'impone al nostro spirito, e noi dobbiamo obbedire. Sono le prime parole che Gesù rivolge iniziando la sua missione pubblica di Salvatore del mondo: sono dunque anche le parole più importanti, le più decisive, le parole senza le quali tutto l'insegnamento di Gesù sarebbe come campato in aria. Noi non possiamo pretendere né di ascoltare né di vivere ogni altra cosa che Egli poi ci dirà, se prima non ascoltiamo e non adempiamo la parola con la quale Egli inizia la sua predicazione e la sua missione di Salvatore del mondo.
Ed ecco l'insegnamento più grande, forse, che ci possono dare queste parole: non si ha vita cristiana senza conversione. Può sembrare che queste mie parole siano eccessive. Non vi sono forse delle anime buone, delle anime pure, delle anime senza peccato? Come dunque queste parole possono essere così decisive, così determinanti da essere la condizione necessaria a una vita cristiana? Eppure questa parola che inizia la "buona novella" di Gesù è una parola che s'impone a tutti coloro che lo ascoltano, senza eccezioni. Non si ha una vita cristiana senza conversione. Che vuol dire? Una cosa semplicissima: che la vita cristiana suppone in tutti o il peccato, o comunque, anche senza il peccato attuale, un certo ripiegamento dell'uomo sopra di sé in forza del peccato originale. Si noti bene, queste parole rimangono attuali non solo all'inizio della predicazione cristiana, ma per ogni anima in ogni stato che ella abbia raggiunto nella vita spirituale, proprio perché, anche eliminato il peccato, rimane questo piegarsi dell''essere sopra di sé come conseguenza del peccato originale.