Abbiamo ricevuto dalla Comunità dei figli di Dio con preghiera di divulgazione, il libro da poco pubblicato
che raccoglie gli scritti inediti di Don Divo Barsotti,guida spirituale molto apprezzata anche da
Marcello Candia,e abbiamo chiesto all’amico Don Giorgio Basadonna di preparare per i nostri lettori
una breve recensione.
Ci sono tanti modi per
descrivere una persona e
far conoscere il suo percorso
umano: di solito si aspetta
che finisca il suo cammino terreno,
e poi si narrano gesti, iniziative,
progetti e successi così
da offrire a chi lo ha conosciuto
e a chi volesse conoscerlo, almeno
alcune linee della sua personalità.
Così non avviene per don
Divo Barsotti, toscano, fin dal 14
luglio 1937, e sempre alla
ricerca di un rapporto
leale con Dio, una ricerca
che non finisce e che
ancora oggi tiene desti e
animati e fecondi i suoi
novanta anni.
È proprio in occasione
di questo numero così
rotondo che i suoi amici,
cioè i membri attuali
della comunità fondata e
animata da lui, hanno
voluto non tanto descriverne
la storia quanto
offrire anche a chi non lo
conosce direttamente ciò
che di lui appare dai suoi
scritti personali. È stata
una avventura non piccola
e sempre più entusiasmante
per i suoi
discepoli che hanno scoperto
tracce sempre più
chiare e intense di una spiritualità
mai sazia; un’avventura anche
per noi che possiamo varcare
la soglia del suo animo e assistere
al lavorio profondo e non
indolore della grazia di Dio nel
cuore di un giovane, di un prete,
di un attento lettore della presenza
di Dio nelle anime, nella
Chiesa e nel cammino della storia
di questo secolo.
Leggere oggi queste quasi
centonovanta pagine che nella
maggior parte riportano quanto
lui stesso scriveva di sé, del suo
rapporto con Dio o meglio del
rapporto di Dio con
questo prete, desideroso
di amarlo e
servirlo e lasciarsi
formare e cesellare
da lui, è una presenza
di altissima
spiritualità, è l’invito forse non
voluto ma presente di misurare
se stessi su queste aperture dove
il mistero di Dio nel suo rapporto
con chi lo cerca continuamente
apre orizzonti e strade
senza limite.
Bisognerebbe parlare della
“Comunità dei figli di Dio” oggi
diffusa fuori dall’Italia, nel
Benin, Sri-Lanka, Australia,
Colombia e Croazia, della sua
storia così provvidenziale,
generata e moltiplicata dalla
volontà di Dio dentro e contro
attese e disegni umani.
Bisognerebbe parlare della
fede di don Divo così tormentata
e così amorosamente
affidata a Dio, del
suo amore appassionato alla
Chiesa anche se non sempre
capito e accettato da chi
ne era autorità, del suo rapporto
con uomini decisi a
una sequela di Cristo senza
mezze misure, come ad
esempio La Pira, Dossetti e
anche Marcello Candia. Ma
bisogna soprattutto leggere
queste pagine e lasciarsi
condurre da quello spirito
che le anima e dal quale
sono state scritte; ci troveremo
cioè a leggere lui, questo
prete, la sua anima, il
suo affidarsi tutto e sempre
all’amore misterioso eppure così
concreto di Dio, e troveremo per
noi suggerimenti preziosi sulla
preghiera, sulla carità, sulla coerenza
di vita.
Don Giorgio Basadonna
Una comunità
e il suo fondatore
A
N.B. Il libro “Una comunità e il suo fondatore”, a cura
di Annalisa Colzi lo si può trovare presso “Comunità dei
figli di Dio”, Via Crocefisso, 2 - 50125 Settignano (FI)
(2° ed. Settembre 2004) anche telefonando al
n. 055.697778
http://www.fondazionecandia.org/asplive/PDF/Lettera2005001.pdf
- E senti o espírito inundado por um mistério de luz que é Deus e N´Ele vi e ouvi -A ponta da lança como chama que se desprende, toca o eixo da terra, – Ela estremece: montanhas, cidades, vilas e aldeias com os seus moradores são sepultados. - O mar, os rios e as nuvens saem dos seus limites, transbordam, inundam e arrastam consigo num redemoinho, moradias e gente em número que não se pode contar , é a purificação do mundo pelo pecado em que se mergulha. - O ódio, a ambição provocam a guerra destruidora! - Depois senti no palpitar acelerado do coração e no meu espírito o eco duma voz suave que dizia: – No tempo, uma só Fé, um só Batismo, uma só Igreja, Santa, Católica, Apostólica: - Na eternidade, o Céu! (escreve a irmã Lúcia a 3 de janeiro de 1944, em "O Meu Caminho," I, p. 158 – 160 – Carmelo de Coimbra)